
Estate
Si attende lʼarrivo di quei momenti di respiro dalla frenesia e dagli impegni quotidiani per lasciare spazio alla libertà, senza piani e senza obblighi.
Non sempre e non per tutti però lʼestate è un momento di piena spensieratezza e libertà. Narrare lʼestate attraverso lʼocchio del fotografo significa avere visioni profonde ed implica aver bisogno del proprio tempo, ad isolarsi da tutto ciò che li circonda per mettere a fuoco – anche in senso fotografico – il loro modo di vedere e riportare le cose.
Questo modo di riflettere è ciò che vedrete in questo progetto. Tale riflessione, quella su cui si sono voluti focalizzare sei ragazzi. Sei estati sei esperienze vissute e raccontate in maniera diversa.
Tramite questo progetto emerge come ognuno abbia analizzato la propria estate e lʼapprofondimento sono imprescindibili. Percepibile, una visione sempre diversa in ogni stile e in ogni punto di vista. Da ariosità a colore a bianco e nero. Ogni soggetto si è soffermato su particolari, storie, dettagli diversi ed ha voluto imprimerli su carta per renderli tangibili materiali e permanenti..
La registrazione, elaborazione e materializzazione di un ricordo che qui avrete la possibilità di toccare con mano e comprendere, in un periodo in cui anche la vacanza rientra solo nel limite di ciò che è “instagrammabile”. Qui invece da un immagine che . solo apparenza e superficie, si giunge a scavare nella profondità dei momenti estivi e si accompagna lʼosservatore a fare lo stesso, al fine di cogliere il messaggio immanente in ogni scatto. Ogni artista che vedrete ha usato la sua stilistica ed il modo scomodo di narrare la storia della loro estate, il loro modo di appartenervi in ogni singolo istante.
venerdì 22 novembre h18.00 @spazioraw

Lo spazioRAW di Milano presenterà al pubblico la mostra “essiri nudu e crudu”, della fotografa Alice Ambrogio, il giorno 8 novembre 2019, ore 19.30.
“essiri nudu e crudu” : essere schietto, veritiero, attendibile. Il detto popolare catanese, che contiene due parole in rima, come la gran parte delle espressioni idiomatiche e proverbiali, vuole indicare una persona che essendo “nuda” e “cruda”, non ha nulla da nascondere e non può essere stata manipolata, in alcun modo, similmente alla carne non ancora cotta.
La Sicilia s’è macchiata di veli quasi impercettibili col passare dei secoli: dalla tradizione greca a quella aragonese culture e credenze della Trinacria sono state stratificate fino a creare un mosaico ricco, eterogeneamente unito.
Svelare la coperta policromatica che copre il panorama catenese: questo il fine del progetto “essiri nudu e crudu”.
Le immagini mostrano i loci iconici del mercato di Catania, vivendo la tradizione con occhi da iniziato, gli unici capaci di sfaldare le trame della matassa siciliana e riprogettare su pannello la schiettezza, la verità del panorama. Dal riutilizzo dei singoli muddìchi alle più sfarzose manifestazioni dell’ars culinaria, tutto in questo ambiente richiama poesia nuda e cruda.
Durante la mostra sarà possibile acquistarne le stampe e fanzine.