DIY Night #2. Photocopies, Fanzines, Beer, Friends
Una serata/aperitivo tra amici dedicata al mondo delle fanzines e del DIY.
Gabriele Lopez, Vittore Buzzi, Davide Bernardi, Nicola Albertin (Aalphabet) e Corrado Dalcò, esporranno una serie di lavori personali sotto forma di stampe e fanzines autoprodotte.
+ Free Portraits
+ Free Beer
La serata è aperta a tutti!!
Venite a trovarci!
- Gabriele Lopez
Takes pictures. Born 1974, still alive
gabrielelopez.me - Vittore Buzzi
– One year –
I tried to be free…
The price is high
It’s about solitude
Need silence
Need peace
I’m broken
I’m healing
Society why are you doing this
to me, to us, to them?
Do not stop breathing
Do not stop dreaming
Do not stop searching
I see…
Do you?
Year passed away
Every second count
I wait
Tempus fugit
I stay
I do not move…
Buy Fanzine 50 CopiesVittore Buzzi ha studiato fotografia al CFP Riccardo Bauer di Milano con Roberta Valtorta. Ha anche frequentato un corso universitario allo IULM come studente ospite con Giovanni Chiaramonte.
È dottore in economia aziendale e ha un master in psicologia cognitiva.
Insegna fotografia in laboratori e scuole.
Ha tenuto conferenze e letture portfolio in molti festival fotografici e workshop.
Tra i premi ricevuti più importanti spiccano:
2013 World Press Photo 3rd Prize Sport Stories
2000 Young European Talent, Arles France festival Off
vittorebuzzi.it - Davide Bernardi
(1980) è un fotografo che vive e lavora a Milano.
Prima di approdare nel mondo della fotografia ha lavorato in comunicazione per varie agenzie.
Dal 2010 al 2012 ha vissuto a New York, lavorando ad alcuni progetti commerciali e personali.
È specializzato in ritratti, ma ama anche la fotografia documentaristica e di paesaggio.
davidebernardi.it - Nicola Albertin (Aalphabet)
nicolaalbertin.tumblr.com
aalphabet.tumblr.com
fngmagazine.com
- Corrado Dalcò
Iniziato come grafico, ha scoperto la fotografia ed è stato amore a prima vista.
Nel 1992 si trasferisce a Berlino, Barcellona e Londra, trovando immediato successo come fotografo di moda per riviste e campagne pubblicitarie come Levi’s, Coca-Cola, Nose, Sisley Kids e altro ancora.
Corrado divide il suo tempo tra i suoi sforzi artistici e il lavoro puramente commerciale per l’industria della pubblicità e dell’editoria come fotografo di moda / pubblicitario e regista. I suoi lavori sono stati pubblicati su i-D UK, WallPaper, la rivista Whitelies, Metal Magazine, Artribune e altri.
Inaugurazione 10 gennaio 2018 h19.00
In mostra fino al 25 gennaio 2018
orari lun-ven 15.00-19.30 sabato su appuntamento
Ingresso libero
POZOR VLAK – FERROVIA DI UOMINI
“Pozor Vlak”, letteralmente “attenti al treno”. Un viaggio per immagini sui binari dell’Europa Centro-orientale.
Nell’era dei voli low cost e dell’alta velocità, le distanze si riducono e i tempi di percorrenza si restringono sempre di più. Ci sono, però, luoghi molto vicini a casa nostra, in cui questo postulato non ha valore: sono i paesi della Penisola balcanica e dell’Europa orientale.
È così che sui treni dell’Est ci si può godere un viaggio vero, non un semplice spostamento. Su questi binari i rapporti tra tempi di percorrenza e distanze si fanno reali, a volte spropositati, i chilometri macinati si sentono uno ad uno sulla propria pelle. Dal finestrino scorrono le stazioni dai nomi misteriosi e altisonanti: Chop, Pàpa, General Todorov, Slavonski Brod; i binari arrivano veramente ovunque, sfidano le pendenze dei Monti Rodopi, nella Bulgaria meridionale, a suon di ponti e curve elicoidali, si inerpicano tra i Carpazi nella Transilvania più profonda, corrono a fianco dei minareti sulle Alpi Dinariche bosniache o disegnano rettilinei infiniti nelle immense pianure della Vojvodina e dell’Ucraina. Chi l’ha detto che esiste solo la Transiberiana?
Treni di seconda e terza mano, scartati dall’Europa che conta, comprati a prezzi stracciati da Romania e Bulgaria, acquisiti come pegno di guerra dopo la Seconda Guerra Mondiale nei paesi dell’ex Jugoslavia, barattati con materie prime e montagne di minerali in Albania; ma anche convogli nuovi e moderni per pendolari, studiati per una “alta velocità” che pian piano si fa strada ma che ad oggi rimane poco più che un’utopia. Ognuno di questi luoghi ha storie da vendere sulle proprie rotaie, storie che ancora oggi si possono assaporare soprattutto sui convogli più lenti e cigolanti, rumorosi e puzzolenti, più scalcagnati e traballanti.